I primi ritrovamenti consistono in una sottile stratigrafia archeologica con tracce di attività umana. I diversi saggi archeologici confermano l’ampiezza della frequentazione dell’altura. Il primo risultato emerso, importante e promettente, consiste nella migliore definizione del sito e dell’articolazione differenziata dei contesti propriamente abitativi e funzionali, sicuramente meritevole di prosecuzione delle indagini anche il prossimo anno.
I risultati fin qui ottenuti permettono oggi di ampliare le conoscenze sulla organizzazione spaziale e la localizzazione
dell’insediamento protostorico di Bec Berciassa, sui fenomeni tafonomici e diagenetici che ne limitano al presente la visibilità e sulla conseguente necessità di adattamento della ricerca archeologica al particolare contesto montano.
Durante le indagini sono stati eseguiti
una serie di campionamenti dei paleo-suoli a cura del
dott. Sergio Martini che nei prossimi mesi verranno analizzati con metodo geoarcheologico per ricavare informazioni ambientali e non solo (Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università degli Studi di Pavia). Parte dei campionamenti saranno analizzati
con metodo archeobotanico dal
prof. Daniele Arobba (Museo Civico del Finale) e potranno aggiungere dettagli sul paesaggio vegetale antico nel suo divenire e sull’uso del suolo e le strategie di sfruttamento delle risorse agro-silvo-pastorali del territorio durante il primo millennio a.C.
I primi ritrovamenti saranno mostrati e illustrati in diretta stasera, alle ore 21, presso la Sala Consiliare del Comune di Roccavione