Dopo i primi saggi aperti lo scorso anno, l’interesse della ricerca si concentrerà nell’ampliamento ed esaurimento del deposito archeologico in quelli più conservati ed interessanti. Le ricerche si svolgono in regime di concessione accordata del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e grazie alla collaborazione dei proprietari dei terreni.
L’attività, anche quest’anno, ha lo scopo di coinvolgere gli studenti universitari dei corsi di archeologia per proporre un’esperienza didattica pratica sul campo. Lo scavo sarà diretto sul campo dalla
dott.ssa Stefania Padovan.
Nell’ambito della formula della
Summer School di archeologia gli studenti che hanno preso parte al progetto avranno l’opportunità di approfondire l’approccio di scavo in contesto montano e su stratigrafie protostoriche, ma anche esercitarsi nella documentazione e prima classificazione dei reperti.
Saranno proseguiti ulteriori campionamenti dei paleosuoli per le analisi geoarcheologiche e archeobotaniche. Per la documentazione grafica la ricerca si avvale del lavoro del
dott. Matteo Crozi (Ecates Srl spin-off del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Pavia).
La possibilità di visita allo scavo archeologico in corso, prevista
sabato 3 agosto, sarà un momento per condividere con la popolazione i primi dati emersi.