Percorso: Tetto Sales – Pilone Bec Berciassa – Tetto Sales

Relazione tecnica su percorso

IL SENTIERO

INTRODUZIONE

L’itinerario si svolge per gran parte sulla dorsale spartiacque tra Roccavione e Boves.
L’altezza raggiunta (quasi mt. 1000) e la visuale particolarmente libera da ostacoli permettono alla vista di spaziare dall’imponente “Bisalta” a Sud a tutte le Alpi Marittime, passando per l’Argentera ed il Monte Matto, con epilogo sul Monviso.

Oltre la vasta pianura cuneese, nelle giornate più serene e limpide, si riesce a scorgere a Nord tutta la catena valdostana con il Monte Bianco, il Cervino ed il Monte Rosa con uno spettacolo veramente suggestivo.


PERIODO CONSIGLIATO

Non esiste un periodo particolare anche se la buona esposizione (completamente assolata) lo rende possibile anche nella stagione invernale. Per poter ammirare meglio il panorama sono ideali le stagioni intermedie, per l’aria particolarmente fresca e limpida.

CICLABILITA’

L’itinerario può essere percorso in bicicletta solo parzialmente. Noi ne consigliamo la percorrenza esclusivamente pedonale in modo da poter godere con tranquillità del bel panorama e della quiete del luogo.

TEMPO DI PERCORRENZA

A piedi: circa 3H e 30’.

DESCRIZIONE

La partenza di questa escursione è a Tetti Sales (m. 643), una frazione di Roccavione a cui si può giungere con diversi itinerari. Di seguito la descrizione del percorso più semplice. Partendo dal centro di Roccavione, si attraversa il passaggio a livello subito dopo la stazione ferroviaria, si continua prima a destra e poi subito a sinistra in discesa, in direzione della cava.

Oltre il ponte sul torrente Vermenagna, si svolta a destra: qui, dopo circa 50 metri, si può lasciare il mezzo negli ampi spazi a bordo strada e proseguire a piedi.

Dopo circa 150 mt. si arriva a Tetto Sales: questa zona è conosciuta come “Regione Imperiale”.

Prima di proseguire con la descrizione della camminata vi ricordiamo di seguire sempre le indicazioni e le tacche di colore rosso/bianco poste lungo il percorso. Sono di grande aiuto: in caso di dubbio guardatevi sempre attorno e facilmente ne troverete una su una pietra o una pianta. A questo punto non ci resta che augurarvi buona passeggiata! Imboccate la strada che sale a destra di Tetto Sales (Punto 01 Km. 0,00 - h. mt. 650,0); dopo circa mt. 250 troverete un bivio (Punto 02 Km. 0,250 - h. mt. 692,0): tenete il sentiero di destra e proseguite la passeggiata attraverso i boschi di castagno fino ad arrivare sulla dorsale della collina (Punto 03 Km. 0,750 - h. mt. 700,0). Qui alla vostra destra vedrete una mulattiera che arriva dal Pilone di San Giovanni. Si prosegue invece a sinistra ancora in salita: troverete una verde pecceta e sulla sinistra i caseggiati della Frazione Tetto Giaco Giuli (Punto 04 Km. 0,870 - h. mt. 765,0). Continuando ancora in salita si arriva di fronte a un caseggiato con portico, Tetto Patacina (Punto 05 Km. 1,050 - h. mt. 784,0); dopo averlo superato si prosegue diritto, trascurando una deviazione a destra. In questo punto il sentiero inizia a restringersi (sulla sinistra si può notare un muretto di pietre a secco).

Dopo un primo tornante la traccia si fa di nuovo più larga ma anche molto ripida: quattro tornanti ed un ultimo traversone portano ad un colletto (Punto 06 Km. 1,670 - h. mt. 890,0). Qui siete arrivati ad un incrocio importante: il sentiero a destra in discesa porta a Tetto Cin Bianco e Tetto Noisa Soprano, mentre il sentiero a sinistra porta al Pilone Bec Berciassa. Il sentiero alla vostra destra in salita invece porta brevemente al pilone dell’Arnostia (Punto 07 Km. 1,80 - h. mt. 908,0), punto panoramico da cui la vista appaga la dura salita appena compiuta: sotto di voi c’è Roccavione e l’imbocco della valle Vermenagna; in alto lo sguardo spazia dalla maestosa Bisalta (all’estrema sinistra) alle montagne sopra Limone Piemonte (spicca la Rocca dell’Abisso) all’Argentera ed al Monte Matto (di fronte a voi) fino al maestoso Monviso (sulla destra). Ancora più a destra la vista digrada sulla vasta pianura cuneese con sullo sfondo la catena delle Alpi valdostane.

Dopo aver goduto della bella vista si continua la passeggiata: si ritorna all’incrocio precedente e, ignorando la mulattiera che scende a destra, si continua diritto, in salita. Il sentiero ricalca esattamente lo spartiacque fino ad arrivare ad un bivio (Punto 08 Km. 2,150 - h. mt. 900,0): qui occorre tenersi a destra e dopo circa 50 metri in salita a sinistra (seguire sempre le tacche rosse/bianche) (Punto 09 Km. 2,330 - h. mt. 925,0). Dopo ripidi saliscendi si giunge sulla sommità del Bric Berciassa (mt. 962) con l’omonimo Pilone (Punto 10 Km. 2,580 - h. mt. 964,0). Questo è il punto più panoramico del percorso: una breve sosta è doverosa.

Dopo aver spaziato con la vista, il percorso continua in direzione opposta a quella di arrivo scendendo lungo la dorsale (attenzione agli strapiombi a sinistra!).

Lungo questo tratto passerete vicino al cosiddetto “Buco della Regina Giovanna” (Punto 11 Km. 2,830 - h. mt. 950,0) o “Garb ‘d la Reina Jana” (attenzione a non caderci dentro): si tratta di una cavità tra le rocce, parzialmente ricoperta di vegetazione nella quale, come narra la leggenda, il personaggio storico sopra citato gettava i suoi nemici o coloro che la contraddicevano. Il racconto della leggenda si può trovare nel libro sulla storia di Roccavione.

Continuando in discesa per ripidi tratti si arriva ad un avvallamento dal quale, sempre mantenendosi sulla dorsale (Punto 12 Km. 3,030 - h. mt. 890,0), si deve tenere la sinistra. Dopo qualche saliscendi si giunge al colle della Bercia dove si trova l’omonimo Pilone ormai in cattive condizioni (Punto 13 Km. 3,400 - h. mt. 890,0).

Tralasciando sia la mulattiera di sinistra che scende verso Fontanelle di Boves, sia quella di fronte a voi leggermente in discesa, dovrete percorrere lo stretto sentiero in salita a destra del Pilone. La salita è abbastanza ripida ma non eccessivamente difficoltosa. Giunti in cima ad un colletto il sentiero si allarga ed inizia a scendere attraverso un bosco di castagni, in un ambiente davvero caratteristico. Dopo circa 300 mt. troverete sulla vostra sinistra (Punto 14 Km. 3,750 - h. mt. 946,0) il “Cippo dei tre Confini”: si tratta di un prisma di pietra alto circa 70 cm, sulle cui tre facciate sono incise le iniziali dei tre Comuni confinanti -Boves, Robilante e Roccavione-.

Dopo aver proseguito per circa 80 mt., si arriva ad un altro incrocio: (Punto 15 Km. 3,840 - h. mt. 935,0) davanti a voi vi trovate un pendio erboso libero da vegetazione. Risalendo il pendio lungo un’ abetaia si giunge ad una casetta in legno che un tempo era il punto di arrivo di uno skilift artigianale. Procedendo ancora seguendo il sentiero leggermente in salita poco dopo si arriva al Pilone della Battaglia, non particolarmente interessante dal punto di vista panoramico.

Alla sinistra del pendio erboso invece si può scendere verso la frazione di Fontanelle. Chi vuole scegliere questa opzione deve scendere verso le case visibili da sopra dove si trova una caratteristica “segheria” all’aperto. Il nostro itinerario prosegue invece facendo un’inversione a U: si scende su un sentiero attraverso boschi di castagni sino ad arrivare di nuovo al Pilone Bercia (Punto 16 Km. 4,370 - h. mt. 875,0).

Giunti alla base del Pilone si prende il sentiero in discesa sulla sinistra; giunti ad un bivio si ha a destra il sentiero che porta in Regione Imperiale. Questo itinerario invece vi farà fare una piccola deviazione per passare da Tetto Bercia e Tetto Cerato: non resterete delusi! Seguendo le tacche rosse/bianche, dopo una breve discesa in mezzo ad una pecceta si giunge a Tetto Bercia (Punto 17 Km. 4,430 - h. mt. 865,0), con costruzioni ancora abbastanza solide. Attraversando un bosco di castagno si scorgono in lontananza alcune strutture in pietra: Tetto Cerato (Punto 18 Km. 4,730 - h. mt. 868,0) (vedere descrizione a parte). Ritornati a Tetto Bercia, subito fuori dalla frazione si prosegue a sinistra in discesa.

Da qui, non vi resta che proseguire in leggera discesa lungo una traccia che dopo poco diventa una mulattiera che scende nel vallone con ampi tornanti e che arriva prima a Tetto Cin Bianco (Punto 19 Km. 5,940 - h. mt. 750,0), poi a Tetto Noisa Soprano (Punto 20 Km. 7,800 - h. mt. 720,0).

Superatolo, si continua in discesa lungo un’ampia pista forestale che vi porterà prima a Tetto Giulia, poi a Tetto Filatural fino alla strada asfaltata. Proseguendo su questa si raggiungono il Pilone di San Giovanni, da cui parte il relativo Vallone, Tetto Codinet, Tetto Ghigo ed infine Tetto Sales.

Augurandoci che l’escursione sia stata di vostro gradimento vi invitiamo a Roccavione per altre escursioni... Arrivederci!

Come arrivare al punto di partenza:

Tetto Sales:

A) per chi arriva da Borgo San Dalmazzo: giunti a Roccavione si entra nel Paese e si prosegue sempre diritto seguendo la strada principale fino al passaggio a livello poco dopo la Stazione FFSS. Qui si deve attraversare il passaggio a livello, continuare a destra e poi subito a sinistra seguendo la strada principale. Dopo un tornante si prosegue diritto in direzione della cava. Oltre il ponte sul torrente Vermenagna si svolta a destra; dopo circa 200 metri trovate Tetto Sales.

B) per chi arriva da Fontanelle di Boves: alla grossa rotonda da cui si imbocca la Strada Statale 20 che percorre la Val Vermenagna, si prende l’uscita che indica l’ingresso in Roccavione. Al termine dello svincolo si gira subito a sinistra in discesa in direzione della cava. Oltre il ponte sul torrente Vermenagna, si svolta a destra; dopo circa 200 metri trovate Tetto Sales.

Prima di giungere a Tetto Sales si può lasciare il mezzo negli ampi spazi a bordo strada, subito dopo aver svoltato a destra dopo il ponte e poi proseguire a piedi fino a Tetto Sales.
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